3 maggio 2018, ore 8 del mattino: la scuola è trasformata in una piccola Berlino, divisa da due
muri (di scatoloni di cartone dipinti da un gruppo di ragazzi con due famose opere di Street Art)
eretti al piano terra e al primo piano. I ragazzi assegnati a una zona non possono passare
nell’altra e viceversa. Passaggi e scambi vietati.
La giornata scolastica così inusuale è un’occasione, una grande cornice, per riflettere
su grandi temi di storia recente e di attualità, per parlare di muri, di filo spinato e di ponti: dal filo
spinato nelle praterie del West per le riserve indiane alle guerre mondiali, dalla cortina di ferro alla
caduta del muro di Berlino, dal muro Messico/USA a quello in Israele, da quello nello Yemen alle
nuove barriere nell’Est europeo contro i migranti, dal Mediterraneo come mare che unisce nazioni
diverse al Mediterraneo come muro da valicare.